Virginia Woolf
All about Virginia Woolf
Virginia Woolf
All about Virginia Woolf
Beffa della Dreadnought
Il 10 febbraio 1910 l'imperatore di Abissinia e il suo seguito visitarono il Dreadnough, una nave corazzata della Marina britannica. Annunciata da un telegramma, l'esotica compagnia venne accolta con tutti gli onori del caso e informata nei dettagli, anche i più riservati, sulle caratteristiche e le dotazioni dell'imbarcazione. Questa foto ritrae un momento di quello storico incontro.
Si trattò in verità di una clamorosa burla organizzata da un gruppo di studenti di Cambridge per ridicolizzare la Marina di Sua Maestà. La figura seduta sulla sinistra, poco riconoscibile dietro una folta barba finta, è Virginia Woolf. Il caso finì su tutti i giornali e coinvolse persino Scotland Yard e la Camera dei comuni. Il gruppo finse di parlare aramaico storpiando parole greche e versi dell'Eneide.
Leggiamo per conoscere meglio il mondo e per trovare un significato, ma da bambini leggiamo per il piacere puro.
Virginia Woolf
[…] la grande stagione per leggere è la stagione fra i diciotto e i ventiquattro anni di età.
Virginia Woolf
Virginia Woolf
... See more[…] la grande stagione per leggere è la stagione fra i diciotto e i ventiquattro anni di età. Anche solo la lista di ciò che è stato letto allora riempie di disperazione il cuore delle persone più vecchie. Non è solo l'aver letto tanti libri, ma aver avuto libri simili da leggere. Volendo rinfrescare la memoria, ripeschiamo uno dei vecchi quaderni
Virginia Woolf - “La gioia di rileggere”
"E il vostro romanzo?" "Oh, caccio una mano dentro il sacchetto e tiro su quel che viene”.
Virginia Woolf, Diario di una scrittrice
... See moreVirginia’s attitude to death was very different. It was always present to her. The fact that she had twice tried to commit suicide — and had almost succeeded — and the knowledge that that terrible desperation of depression might at any moment overwhelm her mind again meant that death was never far from her thoughts. She feared it and yet, as I
Ultima lettera di Virginia Woolf al marito prima del suicidio
Dearest,
I feel certain I am going mad again. I feel we can’t go through another of those terrible times. And I shan’t recover this time. I begin to hear voices, and I can’t concentrate. So I am doing what seems the best thing to do. You have given me the greatest possible happiness. You have been in every way all that anyone could be. I don’t think two people could have been happier till this terrible disease came. I can’t fight any longer. I know that I am spoiling your life, that without me you could work. And you will I know. You see I can’t even write this properly. I can’t read. What I want to say is I owe all the happiness of my life to you. You have been entirely patient with me and incredibly good. I want to say that — everybody knows it. If anybody could have saved me it would have been you. Everything has gone from me but the certainty of your goodness. I can’t go on spoiling your life any longer.
I don’t think two people could have been happier than we have been.
L’arte dello scrivere è un’arte difficile.
Virginia Woolf