Propizio è avere ove recarsi (Opere di Emmanuel Carrère Vol. 7) (Italian Edition)
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Propizio è avere ove recarsi (Opere di Emmanuel Carrère Vol. 7) (Italian Edition)
ALLA RICERCA DELL’UOMO DEI DADI
È passato dagli acidi alla coca, dalla rivoluzione alla world music, si è lasciato guidare dai tempi, dalle sue intuizioni, dalle sue donne. Non è né un diavoletto di Cartesio, né un gregario, ma uno che sa cavalcare l’onda e prendere la vita come un gioco. Ha anche un incredibile carisma: piccolo, biondo, arguto, allo
So che, quando penso a lui, penso a ciò che diceva T.E. Lawrence: gli unici libri che valgono la pena sono quelli il cui autore sarebbe morto se non li avesse potuti scrivere. Il libro di Maslov è uno di questi, e tanto basta per una vita.
Perché cercare sei modi di reagire a ogni sollecitazione della vita quotidiana obbliga a far lavorare la fantasia, a esaminare se stessi, a cercare di sapere che cosa si desidera veramente. È una specie di esercizio spirituale, il cui scopo è contemporaneamente conoscersi meglio e avere una maggiore consapevolezza delle infinite possibilità offerte
... See moreRicordo una conversazione con Jean-Michel, un pomeriggio d’inverno, a Mosca. Nevicava. Ci domandavamo perché i destini degli uomini siano così differenti, e queste differenze così ingiuste. Jean-Michel sosteneva che si tratta solo di un’ingiustizia apparente, e ha citato un proverbio zen: «Nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato». Io ho
... See moreCredo che si impari veramente qualcosa ogni volta che si scopre quanta verità c’è in un luogo comune.
Ma è già molto, e la vita non è stata troppo crudele con lui, con loro. Grazie ai diritti dell’Uomo dei dadi hanno potuto comprare questa bella casa nel paese dei loro avi, e possono invecchiarvi serenamente, lui scrivendo, lei dipingendo, prendendosi insieme cura del figlio adulto e malato, e preoccupati soltanto dall’idea di morire prima di lui.
La divisione dei compiti è semplice: lei fa foto, lui si occupa di tutto il resto, ed evidentemente funziona, perché dodici anni dopo sono ancora insieme e si augurano – e anch’io glielo auguro – che duri per sempre.
La domanda del mio amico, moscovita da tre generazioni, intellettuale, poliglotta, proprietario di un bell’appartamento, tradiva ingenuamente il più tipico disprezzo di classe: il borghese che squadra il proletario dall’alto in basso. Insomma, naturalmente non è una novità che le rivoluzioni le facciano i borghesi a proprio vantaggio, ma ho pensato
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