Neuromarketing e scienze cognitive per vendere di più sul web: Il modello Emotional Journey (Italian Edition)
Andrea Salettiamazon.com
Neuromarketing e scienze cognitive per vendere di più sul web: Il modello Emotional Journey (Italian Edition)
Ecco perché è utile, oltre al target, definire le cosiddette personas.
Vincere gli impulsi che l’appartenenza al gruppo genera dentro ognuno di noi è davvero difficile, perché rinnegarli sarebbe come rinnegare la nostra stessa identità. Per questo sfruttare tale meccanismo a livello di web design risulta spesso vincente, anche in termini di fidelizzazione dell’utente.
Il bias dell’appartenenza al gruppo è il motivo per cui molti brand mettono così tanto impegno nel cercare di comunicare la loro esatta identità (mentre scrivo queste righe mi viene in mente il bellissimo slogan “Dove c’è Barilla c’è casa”), ma soprattutto nello specificare nel modo più chiaro possibile quello che non sono.
Non siamo stati programmati per attendere, ma per raggiungere il piacere immediato, anche se il vantaggio risultasse minore rispetto al trattenersi. Tradotto in termini di marketing significa che se vendi un prodotto/servizio online, più sei in grado di dilazionare o posticipare il pagamento da parte del tuo utente per ottenerlo, più puoi permetter
... See moreC’è una regola, in termini di rappresentazione visiva, che bisogna sempre applicare se vogliamo essere sicuri di non provocare reazioni impreviste da parte di quest’area del nostro cervello: si tratta di quella che è chiamata orientamento di utilizzo.
Questo perché nell’uomo le emozioni sono la miccia della motivazione, danno un senso alla nostra vita, ci portano a compiere azioni che non avremmo mai pensato di fare e sono l’ingrediente primario dei due maggiori obiettivi di chi si occupa di marketing e comunicazione: il desiderio e la memoria. Ma come è composto e quali sono i meccanismi che re
... See morequalsiasi stimolo persuasivo può avere efficacia variabile a seconda dello stato emozionale in cui si trova chi lo sta ricevendo.
Preferiamo pagare meno nell’esatto momento dell’acquisto perché non siamo in grado (se non razionalmente) di percepire il vantaggio di pagare di più in cambio di un valore effimero come il tempo.
Quando dobbiamo prendere delle decisioni ci basiamo sempre su ancore mentali, ci è impossibile decidere senza punti di riferimento che ci comunichino una misura di valore e se proprio dobbiamo farlo ci appoggiamo anche a informazioni che non c’entrano nulla con l’opzione da valutare.