
Feria d'agosto (Italian Edition)

la stanza che avevo lasciato mi fosse valsa come un’ombra che discreta mi riaccoglieva.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
Era come se la lunga giornata l’andassi facendo io, e perciò niente, della stanza e della sera, mi era estraneo; nemmeno il corpo che accoglieva il mio, e la voce sommessa.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
ch’era bello fermarsi e guardare da una finestra sul cielo
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
Adesso non resta che la collina e la frutta.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
Nella notte breve non scompariva, tant’era vicina.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
Tutto questo mi fu familiare, e direi quotidiano se il succedersi di quei giorni non mi paresse tuttora illusorio, tanto che a volte l’intera stagione mi riesce, a ripensarci, una sola giornata che vissi in comune.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
— Non state piú lassú? — Nei boschi? No. La guardia campestre non vuole. Solamente le bestie hanno il libero transito. — Ma voi sapete un mestiere. L’eremita fece un gesto come a dire che ne sapeva cento. Era curiosa la sua barbetta spruzzata di calce. — Se vi occorre qualcosa, venite a trovarmi. Mi ascoltò con gli occhi socchiusi e fece un cenno d
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— Ho trovato una casa ma non il tetto, — mi disse ridendo e tergendosi la fronte. Facce di muratori facevano capolino.
Cesare Pavese • Feria d'agosto (Italian Edition)
Dirò la verità.