Ego è il nemico: Come dominare il nostro più grande avversario (Italian Edition)

Un uomo o una donna intelligenti devono sempre ricordarsi dei limiti del proprio potere e della propria influenza. La sensazione di “privilegio” ha il presente presupposto: «Questo è mio, me lo sono guadagnato». E al contempo, considera insignificanti gli altri, perché non può concepire di dare loro uguale valore di quello che attribuisce a se stes

Fingere di possedere la conoscenza è uno dei vizi peggiori, poiché ci impedisce di migliorare. Un’autovalutazione basata sullo studio è il suo antidoto.

L’immagine pubblica di Eisenhower è quella di un uomo che gioca a golf. In realtà, non era il tipo da battere la fiacca, però poteva concedersi del tempo libero perché aveva tutto sotto controllo. Sapeva che “urgente” e “importante” non sono sinonimi. Il suo lavoro era impostare le priorità, vedere il quadro d’insieme, e poi fidarsi di coloro che s

Non importa quanto talento abbiate, quanto diffusi siano i vostri contatti, quanti soldi possediate. Quando volete fare qualcosa di importante e significativo, sarete sottoposti a trattamenti che vanno dall’indifferenza al sabotaggio vero e proprio. Potete contarci. In questo scenario, l’ego è l’esatto opposto di quello che vi serve. Chi può permet

C’è un famoso detto latino: «Materiam superabat opus», (il lavoro superava la materia.) La materia che ci è stata fornita geneticamente, emotivamente, economicamente: è da lì che cominciamo. Su questa non abbiamo controllo, ma lo abbiamo su quel che ne facciamo, su come la lavoriamo e se la sprechiamo.

Ed ecco l’altra faccia della medaglia: una volta che avrete vinto, tutti faranno il tifo per voi. Ed è proprio mentre sarete all’apice che non potrete permettervi di dare spazio all’ego: perché la posta in gioco è tanto più alta, e il margine di errore tanto più piccolo. Semmai allora più che mai saranno importanti la vostra capacità di ascoltare,

La flessibilità strategica non è l’unico beneficio dell’attenersi al silenzio mentre gli altri chiacchierano, ha anche un risvolto psicologico. Proprio a questo pensava il poeta Esiodo affermando che «Il più grande tesoro dell’uomo è una lingua frugale». Parlare ci priva di energie. Il parlare e il fare si contendono le medesime risorse. La ricerca

Un vero studente è come una spugna, assorbe quello che succede intorno a lui, lo filtra e trattiene quello che può utilizzare. Uno studente è autocritico e motivato da se stesso, nel tentativo di migliorare sempre la propria conoscenza per poter passare all’argomento successivo, alla prossima sfida. Un vero studente è anche l’insegnante e il critic

Il grande manager e pensatore Peter Drucker dice che non è sufficiente il desiderio di imparare. Via via che le persone progrediscono, devono anche comprendere come imparano e poi avviare un processo che agevoli questo continuo apprendimento. Altrimenti ci stiamo condannando a una specie di ignoranza autoimposta.